Radici Grunge e una Profonda Vocazione per la Bellezza
3 November 2006
La ragazza è una pallida rosa inglese, ha un trucco marcato, spicca sul velluto rosso, esala gelo. Quest’immagine — una di quelle della mostra The Cabinet alla Reflex new art gallery di Amsterdam — si intitola Cabaret e riassume il senso della fotografia di Miles Aldridge. Classe ’64, pubblicato da W, The New York Times, Vogue Aldridge è very British nella sua capacità di coniugare gli opposti. In tutti i suoi scatti vige la perfezione assoluta: delle donne, dei dettagli, della luce. Eppure, appena oltre la perfezione e la bellezza, affiora un senso di inquietudine, che è frutto delle sue radici grunge, una filosofia questa che ha saputo trasformare in stile e rendere appetibile, adddirittura chic. ‘Non ho fatto che vivere il grunge‘, racconta, ‘ero al posto giusto nel momento giusto. Abitavo in una casa popolare nell’East End, giravo degli art films per The Jesus And Mary Chain e avevo una ragazza magra e bellissima. Un giorno le feci delle foto per il suo portfolio, finirono a Vogue e venni chiamato per un incontro… Ciò che ha fatto la differenza in quelle foto è che ero innamorato della modella.’
‘Volevo che il suo fosse lo sguardo di una donna innamorata‘. E in amore, si sa, tutto è più bello. Del resto la questione estetica è sempre stata di casa dagli Aldridge. Il padre di Miles era un celebre art director dei ’60s. ‘Sono cresciuto con il materiale di arte pop psichedelica che aveva confezionato per i Beatles, e con il deciso contributo da lui dato alla rivoluzione sessuale: poster, cover di dischi, illustrazioni per ‘Playboy’. Non a caso sex and colour sono inestricabilmente legati nella mia testa’. Altre fonti d’ispirazione? Fellini, Lynch, Hitchcock. ‘Questi miei eroi credo condividano tutti una visione freudiana della vita, e tutti raccontano strane storie di donne dalle esistenze straordinarie, dove sesso, mistero e potere si mescolano a creare attimi inusuali. Visualmente poi’, prosegue, ‘riescono a rendere sinistra anche l’immagine più solare. E secondo me ciò che è strano è più sorprendente, perché la paura si annida nel buio ma è alla luce del sole che fa più effetto. Una ragazza che si getta in un taxi per sfuggire al boyfriend è più intrigante di una che semplicemente lo abbraccia’. La sua idea di bellezza ‘grunge’ è poi levigata da una ricerca maniacale dei dettagli. ‘Posso essere ossessionato dal tuorlo di un uovo fritto, e poi dimenticarmene per il blu di un cielo’. Ecco, appunto, l’ossessione per la perfezione. Sui propri set, Visconti pretendeva che tutto fosse vero: champagne, seta, fiori… ‘Mi piace questo paragone. Credo che ci sia nelle mie foto una “aristocrazia” che si riferisce a un mondo immacolato. Io andrò sempre alla ricerca dell’albero perfetto dove ritrarre una fanciulla. Perché è l’albero che vive nella mia mente’.